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IL CANTO DEL GHIACCIO

IL RACCONTO DEL PRINCIPALE GHIACCIAIO IN ITALIA

Nel corso dell’anno il ghiacciaio di Lares cambia per aspetto e sonorità. Una mutazione visibile ad occhio nudo, inquietante. La terza formazione per estensione del gruppo dell’Adamello (il ghiacciaio più grande in Italia), scende fino a 2600 m. di quota, si sta ritirando a un ritmo impressionante, restituendo uno scenario pre-apocalittico e un’esperienza sensoriale contraddittoria, dove si alternano bellezza e angoscia, grandezza e desolazione. Questo “spettacolo” è stato acuito dagli sbalzi delle temperature registrati  a partire dal 2022, che hanno portato la vedretta di Lares ad isolarsi ulteriormente dalla zona di accumulo. 

Ad oggi il ghiacciaio si presenta sporcato dai detriti e dai gas serra che si depositano sulla sua superficie, privo di iceberg e con le sole precipitazioni nevose invernali e primaverili a tenerlo in vita. La situazione di sofferenza in cui versa il Lares è percepibile anche attraverso gli stridii e i boati delle doline, che scivolando si sgretolano emettendo delle note terribili, assordanti, quasi come se stessero chiedendo aiuto mentre cadono.

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IL PROGETTO

Paolo ha mosso i primi passi outdoor sul ghiacciaio dell’Adamello quand’era ragazzo. La professione di fotografo lo ha portato per alcuni anni lontano da quell’ambiente che lo ha fatto innamorare della montagna. Al suo ritorno in quella che definisce la sua seconda casa, si è sentito subito toccato alla vista del ghiacciaio. Non poteva immaginare di trovarsi di fronte alla stessa formazione, e non poteva credere che un simile cambiamento avesse raggiunto livelli così estremi.

E’ stato proprio durante una salita nell’estate del 2022 che Paolo ha realizzato l’urgenza di raccontare l’involuzione della vedretta di Lares attraverso un’esperienza sensoriale cruda, diretta.
Negli ultimi mesi, assieme all’amico e collega Stefanoè stato ideato “Il Canto del ghiaccio”, un progetto che attraverso un documentario vuole raccontare la fusione del Lares attraverso dei timelapse, molte uscite di ripresa video e registrazioni audio; divulgazione, tramite incontri pubblici e mostre fotografiche; e sensoriale, mediante un’installazione itinerante che porti l’utente ad immergersi nell’esperienza dello scioglimento del ghiacciaio. 

Attraverso il programma Help The Mountains, abbiamo deciso di supportare Il Canto del Ghiaccio, per accelerare la consapevolezza sul tema e mantenere il ricordo di un ghiacciaio che tra qualche decennio non potremo più esplorare.

LE STORIE DI HELP THE MOUNTAINS

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