
DALLE DOLOMITI AL QUÉBEC: UNA PARTNERSHIP OLTREOCEANO
La corona delle dodici cime del Québec e il gruppo sud delle Dolomiti, patrimonio UNESCO. Due espressioni differenti del concetto di montagna. Da un lato, la foresta rigogliosa e le vette arrotondate dell'angolo francese del Canada. Dall'altro, la brillantezza della Dolomia che, imponente, sembra bucare il cielo sopra le Alpi. Due territori distinti, divenuti ugualmente iconici nel mondo dell’ultra trail running grazie alle sfide che sanno offrire i loro sentieri.
Due viaggi che diventano la continuazione l'uno dell'altro, all'interno del "Dolomiti-Extreme Trail & Bromont Ultra: una corsa oltreoceano", promosso da Karpos. A partire dal 2024, i vincitori assoluti della Bromont Ultra 160K potranno infatti raccogliere una delle sfide proposte dalla Dolomiti Extreme Trail a inizio giugno, vivendo un'esperienza unica tra i trail selvaggi nelle Dolomiti. Coloro che invece taglieranno per primi il traguardo della DXT 72k a Forno di Zoldo, potranno volare in Canada nel mese di ottobre e competere in una delle distanze offerte dall’evento ultra più importante del Canada francese.
“L’obiettivo di questa collaborazione è quello di creare un ponte tra le comunità di trail runners”, spiega Giuseppe Lira, Brand Manager di Karpos, “vogliamo dare la possibilità ai vincitori delle due gare di cui siamo partner di provare nuove sfide, conoscerne il territorio e confrontarsi con atleti che condividono la stessa passione. La montagna, così come la comunità che le frequenta, è una soltanto."
STORIA
Il Dolomiti Extreme Trail, o più brevemente DXT, nasce nel 2013, riuscendo fin da subito a conquistare il pubblico e ha ormai raggiunto l’ambizioso traguardo della decima edizione. Una competizione che, anno dopo anno, ha costruito la sua fama su solide basi fatte di accoglienza e di paesaggi unici, come quelli dolomitici. Territori incredibili dove correre respirando l’aria frizzante dell’alta montagna e riempiendosi gli occhi di panorami verticali, di crode di torri e vette calcaree che sbucano con la loro roccia chiara dal verde dei boschi.
Nata dalla passione di un gruppo di amici oggi il DXT ha raggiunto una dimensione internazionale… impossibile resistere al richiamo delle Dolomiti. A conferma di questo i numeri da record raggiunti nel 2022 con la partecipazione di 1600 atleti provenienti da oltre 50 Paesi. Una dimensione che ha permesso al Dolomiti Extreme Trail di essere inserita nel 2022 all’interno del circuito di gare dell’Alpe Adria Trail Cup, dove sono presenti alcuni tra gli appuntamenti più estremi del trail running internazionale.
Nonostante la fama sia cresciuta nel tempo lo spirito del DXT è rimasto intatto, conservando l’autenticità del sogno di un gruppo di amici con la passione per la corsa in montagna e per le Dolomiti, da cui tutto è iniziato. Oggi Paolo Franchi e Corrado De Rocco, questi i loro nomi, portano avanti quel sogno che unisce la sfida alla scoperta del patrimonio bellunese anche grazie all’attività di oltre 300 volontari, che assistono gli atleti lungo il percorso e nei rifugi, ma svolgono anche un’importante opera di manutenzione del tracciato durante tutto l’anno.

I PERCORSI
DOLOMITI PER TUTTI
Il Dolomiti Extreme Trail è un evento pensato perché tutti possano vivere la bellezza delle Dolomiti. Per questo nelle ultime edizioni il comitato organizzatore ha introdotto due iniziative per promuovere l’inclusività. Il Mini DXT, un percorso ridotto pensato per far avvicinare i più piccoli agli sport di montagna e per permettere loro di scoprire la bellezza del territorio che li circonda. A partire dal 2021 poi, grazie alla collaborazione con il paraclimber e trail runner Moreno Pesce, sono stati introdotti due percorsi (staffetta 55 km e “percorso inclusivo”) rivolti ad atleti con disabilità fisiche. Gli atleti con amputazioni possono così immergersi nei panorami del Dolomiti Extreme Trail con il supporto di guide e accompagnatori, nell’ottica di un “turismo inclusivo”.