"Non lasciare che quanto vissuto ieri condizioni il tuo oggi." N. MARČIČ
BIOGRAFIA
Dietro folte sopracciglia e uno sguardo di ghiaccio si nasconde tutta la passione di un ragazzone sloveno, che partendo dalle montagne del suo Paese ha salito cime sparse in tutto il mondo.
Nejc Marčič rappresenta ormai da anni l’eccellenza dell’alpinismo in Slovenia. Insieme al connazionale e fidato compagno di cordata Luka Stražar ha portato a termine numerose spedizioni nei cinque continenti. Tra le imprese di Nejc spicca l’ascensione del versante ovest del K7, che gli è valsa il Piolet d’Or (la massima onorificenza in campo alpinistico), ottenuto nel 2012.
Classe 1985, lo sloveno scopre la montagna ancora bambino, grazie ai genitori. Da ragazzo si cimenta nello sci alpinismo, e una volta compiuti 20 anni inizia a praticare arrampicata e alpinismo, proseguendo un percorso che nel giro di poco l’avrebbe portato al corso di formazione per guide alpine.
Una passione, quella per i muri verticali di roccia e neve, che lo porta ad ampliare il proprio raggio d’azione. Dalle montagne di casa più severe, Nejc passa a quelle Europee, poi a quelle internazionali: in meno di un decennio raggiunge Bolivia, Perù, Patagonia, Pakistan, Stati Uniti, Nepal, Tibet e soprattutto Himalaya, l’ambiente dove tuttora preferisce mettersi alla prova.
QUATTRO CHIACCHIERE CON NEJC MARČIČ
Come guida alpina, trascorri molto tempo in montagna, come riesci a bilanciare le tue giornate?
E’ vero, per questo ho un lavoro fantastico. Il migliore che potessi avere. Essere una guida mi permette anche di organizzare il mio tempo, bilanciando lavoro, famiglia e ambizioni alpinistiche. Specialmente in inverno, quando si presentano le condizioni ideali per una uscita a lungo attesa, nella mia mente so già a cosa dare la priorità!
Da anni ormai fai coppia con Luka Stražar, quanto conta l’affiatamento della cordata nei momenti più impegnativi?
Tutto è più semplice con un partner di lunga data. E’ come con la propria moglie, poche parole ma tanti fatti. Con Luka ci uniscono interessi comuni e due filosofie sull’alpinismo molto simili. Nelle sfide più complesse e prendendo le decisioni più dure è importante essere sinceri ed onesti riguardo le tue sensazioni e se con il tuo compagno sei sulla stessa lunghezza d’onda tutto diventa decisamente più facile. Penso che tra me e Luka ci sia proprio questa intesa.
Aver viaggiato in tutti e cinque i continenti è una grande fortuna, quali luoghi ti sono rimasti nel cuore?
Mi vengono subito in mente i villaggi in Nepal vicino a Ghunsa, che ho visitato ancora nel 2012. Sono circondati da un panorama ricco di colori e lo stile di vita delle popolazioni locali mi ha impressionato. Era la mia prima spedizione in Nepal e fu un successo, anche questo aiuta a conservare bei ricordi. Con la modernizzazione probabilmente molte di queste cose cambieranno, ma amo sempre tornare a visitare questi posti.
Quale è il tuo prodotto Karpos preferito?
Bella domanda! Ma ho la risposta: la Temporale Jacket. Per me è ottima per praticare ogni tipo di attività in montagna. In generale mi trovo molto bene con tutti i capi della dotazione, al punto che diventa difficile provare cose nuove (ride).
HIGHLIGHTS
2011 apertura della via “Dreamer of the Golden Caves” sulla parete ovest del K7 (con Luka Stražar)
2012 apertura della via “Blue Racer” sulla parete ovest del Janak
2013 apertura della via “East Pillar” sull’Ice Tooth, sulla cresta sud-est del Shishapangma
2021 apertura nuova via “Slovenian Direct” sulla parete nord-ovest del Tsoboje (Chobutse)