Nel corso degli anni ha cambiato spesso colore e taglio di capelli. Lo sguardo vivo e genuino, tipico di chi si reca ogni giorno in palestra o in falesia per un bisogno primario da soddisfare, quello è rimasto intatto.

Jernej Kruder è semplicemente un predestinato dell'arrampicata. Classe 1990, inizia a caricare i primi appoggi all'età di sette anni nelle palestre di boulder slovene. Il giovane Jernej si muove tra le prese artificiali con una naturalezza e una velocità impressionanti, collezionando un podio dopo l'altro nelle gare nazionali e in Coppa Europa. Alla soglia della maggiore età arriva la chiamata della sua nazionale, con la quale vince la Coppa del Mondo overall nel 2018 e gli Europei del 2020.
Lo stile diretto, che raramente concede un riposo al suo corpo, le braccia che diventano un tutt'uno con la parete, gli occhi che dettano il movimento successivo. Il suo mix di potenza e arte gli ha permesso di inanellare nel corso degli anni un successo nazionale dopo l'altro, e di salire sul gradino più alto del podio assieme alla sorella Julia nella prestigiosa "Redbull Dual Ascent" nel 2023.

Jernej non è solamente un fuoriclasse della competizione (a lui appartiene il record di apparizioni in Coppa del Mondo di boulder), ma è tra i migliori al mondo anche in falesia. L'arrampicata su roccia gli ha fatto scoprire un'altra dimensione, quella della sfida a sè stesso, che mai riuscirà a portare a termine. Si perchè Jernej cerca nuovi stimoli ogni giorno, ossessionato dall'innalzamento dei propri limiti. Al punto da aver tentato oltre 100 volte (avete letto esattamente) Mišja Peč, sulla falesia di Osp. Jernej ha terminato o chiodato personalmente sulle pareti slovene oltre 600 8c+ e più di 10 9a. Tra le ripetizioni più clamorose vi è quella di "Es Pontas" (il secondo 9a+/9b della storia), realizzata in deep water solo nel 2016 e una seconda volta nel 2020.

Quello che però colpisce parlando con lui è la sua umiltà. Si finisce presto a parlare del progetto verticale che non ha ancora concluso, dei tiri rimasti in sospeso in quella via...Jerney impressiona per la forza dei suoi sogni e la capacità di rialzarsi da ogni caduta. Uno sguardo beffardo, e gli occhi puntano nuovamente verso l'alto. E' nel DNA di tutti noi, ma a lui riesce particolarmente bene.

Partecipi spesso ad eventi di boulder, anche come organizzatore. Quanto sono importanti le community di climbers secondo te?
Per me la comunità di climbers è molto importante. Fortunatamente, il clima inclusivo dell'arrampicata non è cambiato molto nel corso degli anni. Ho un rapporto di amicizia con molti atleti del circuito di Coppa del mondo e cerco sempre di passare del tempo con loro nel dopo gara. Gli eventi sono un modo per stringere nuove relazioni.
 

Nella tua vita ci sono soprattutto arrampicata, sport estremi e musica. A cosa non potresti rinunciare?

Risposta semplice: all'arrampicata!

L'arrampicata sportiva è una questione di famiglia. Qual è il rapporto con tua sorella Julia quando scalate?

Sono legato a Julia da una corda innata. Abbiamo lo stesso stile di scalata e la stessa forza mentale. Penso sia stato questo il segreto dei risultati che abbiamo raggiunto assieme. Soprattutto se consideriamo che in questa fase mi sto concentrando soprattutto sulla falesia, mentre mia sorella è focalizzata sulle competizioni.

Qual è il tuo prodotto Karpos preferito?
I piumini Highest Down Hoodie Jacket e Alagna Down Jacket, perfetti per quando sono in sosta o nell'avvicinamento in condizioni particolarmente rigide.